I dati del Corecom sulla comunicazione, in Calabria 61 operatori e 167 marchi attivi

I dati del Corecom sulla comunicazione, in Calabria 61 operatori e 167 marchi attivi

 

In Calabria sono 61 gli operatori della comunicazione, per un totale di 167 marchi autorizzati e attivi. Lo rileva il Corecom Calabria, il Comitato regionale delle Comunicazioni, nella relazione sul sistema delle comunicazioni nel 2021. Nella relazione, il Corecom cita i dati contenuti nel Roc (Registro operatori comunicazioni), gestito dallo stesso Corecom, sulla presenza dei media – tv, radio, carta stampata, giornali on line, quotidiani e periodici – nel territorio calabrese: ai 61 operatori vanno poi aggiunti 2 operatori con sede legale fuori regione, aventi 5 marchi con bacino d’utenza in Calabria, e 3 operatori con sede legale nella regione, aventi 9 marchi con bacino d’utenza fuori Calabria.
“Ancora una volta per l’anno in riferimento – si legge nella relazione annuale del Corecom – si è indotti a evidenziare l’ipertrofia del sistema televisivo locale che, se da una parte prelude per le imprese solide a nuove opportunità di crescita e di sviluppo, dall’altra mette in risalto per le piccole aziende – purtroppo – la difficoltà ad assicurare palinsesti adeguati e rispettosi degli obblighi minimi di programmazione”.
Con riferimento al settore televisivo locale, la relazione evidenza che in Calabria “il completo passaggio al digitale ha determinato un cambiamento radicale. Si è verificato un aumento del numero di emittenti/marchi sul territorio regionale e, rispetto al passato, oggi chi detiene l’uso della frequenza – l’operatore di rete – può essere un soggetto differente da quello che è̀ autorizzato a fornire e a mettere in onda i contenuti televisivi, ovverossia il fornitore di servizi media audiovisivi”.

Il Corecom, inoltre, si sofferma anche sull’attività di monitoraggio espletata nel 2021, specificando che “i marchi monitorati sono stati 23 (ivi inclusa Rai Tre Regione). Tra tutte le emittenti esaminate, 7 sono state controllate esclusivamente ai fini della vigilanza nell’area del pluralismo politico-istituzionale e socio-culturale, 16 ai fini della vigilanza h 24 in tutte le aree delegate, ivi incluso il pluralismo, e una, esclusivamente avuto riguardo alle garanzie dell’utenza. Le elezioni regionali e amministrative del 3 e 4 ottobre 2021, hanno inciso sulla tipologia di controllo adottata nel secondo semestre, finalizzata anche alla verifica del rispetto delle regole in tema di par condicio”. Nel Roc – prosegue la relazione del Corecom Calabria – sono stati registrati nell’anno 2021 59 nuovi procedimenti di iscrizione, 25 procedimenti di cancellazione, di cui 11 d’ufficio a seguito di verifiche. Focus anche sul settore radiofonico locale in Calabria dove – emerge dalla relazione del Corecom – “si contano 97 marchi-emittenti radiofoniche locali, di cui 18 aventi sede legale fuori regione.
Tra le emittenti a carattere comunitario, ve ne sono alcune aventi vocazione religiosa e altre che sono espressione delle minoranze linguistiche presenti sul territorio (arbëreshë e grecaniche). Le emittenti radiofoniche sono presenti in tutti i bacini territoriali provinciali; e, sebbene quelli più popolosi annoverano un numero maggiore di emittenti radiofoniche (Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria), non è da sottovalutare il fatto che anche le province più piccole hanno una apprezzabile presenza di emittenti radiofoniche sul proprio territorio. E nonostante la congiuntura economica sfavorevole è interessante rilevare che non sono state richieste cancellazioni, e però neppure nuove iscrizioni». Infine, la relazione del Corecom specifica che le testate on line iscritte al Roc sono 105″, mentre per quanto riguarda il supporto cartaceo i quotidiani con copertura su tutte e cinque le province sono due – Gazzetta del Sud e Quotidiano del Sud – e i periodici iscritti al Roc sono 122”.

 

 

 

 

 

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